4. Contrasto alla vulnerabilità sociale

In un contesto di crisi economica crescente, aumentano anche la povertà e la vulnerabilità sociale, a cui è possibile dare risposte solo con interventi di partenariato pubblico-privato. Banca Etica sta intervenendo per contrastare questo fenomeno tramite progetti di asset building, una misura di politica sociale che consiste nel favorire percorsi di risparmio finalizzati alla costruzione di un patrimonio individuale o familiare con l’integrazione di fondi aggiuntivi: se il beneficiario risparmia, l’ente pubblico integra con risorse proprie secondo un rapporto predefinito.

Dopo aver sperimentato l'asset building nell’ambito del Progetto “Fragili Orizzonti” , realizzato con la Provincia di Torino e aver visto i risultati positivi della misura, abbiamo deciso di potenziare e valorizzare questa esperienza, cercando di renderla replicabile in altri contesti e con altri partner.

Nel corso del 2012 il progetto di Asset Building ha visto la banca attiva in molteplici attività di sviluppo:

  1. prosecuzione del progetto “originario” all’interno del programma Fragili Orizzonti della Provincia di Torino, che nel corso dell’anno ha coinvolto 72 beneficiari per totale di integrazioni al risparmio pari a 73.758 euro;
  2. conclusione di un progetto di asset building in collaborazione con il Comune di Venezia, che ha visto il coinvolgimento di 9 beneficiari per un totale di integrazioni al risparmio pari a 11.188 euro, sostenendo spese per un totale di 40.000 euro;
  3. sviluppo di un progetto di standardizzazione dell’attività di asset building per poterla replicare  su tutto il territorio nazionale: le sperimentazioni in questo campo ci hanno dimostrato l’efficacia di accompagnare uno strumento di risparmio – un apposito conto corrente – con attività formativ e di approfondimento. Questa doppio binario di intervento, commerciale e formativo, permette di annoverare l’Asset Building tra gli strumenti idonei per la Comunità d’Azione (sviluppo di progetti condivisi tra i soci e i lavoratori di Banca Etica): da una parte, l’Area socioculturale segue la parte relativa alla formazione e all’accompagnamento dei beneficiari, dall’altra l’Area commerciale segue la parte operativa di apertura e gestione dei conti correnti, fino agli sviluppi futuri del rapporto e gestisce in modo proattivo le relazione con gli Enti Pubblici, creando occasioni di sviluppo commerciale diretto e indiretto;
  4. attivazione di contatti con i Comuni  di Pordenone, Trieste e Padova per l’avvio di progettualità condivise;
  5. collaborazione con le ACLI nazionali, che hanno lanciato per il 2012 un percorso chiamato “Fare i conti con la crisi“. In questo progetto ci siamo occupati della formazione relativa al bilancio familiare e alla pianificazione finanziaria. La Banca, inoltre, ha fornito alle Acli materiale didattico finalizzato alla realizzazione di un kit da utilizzare negli incontri con i beneficiari finali.

 

3. Relazioni istituzionali 5. Cultura della pace

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