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L’IMPEGNO DEL GRUPPO BPER PER ANDARE OLTRE LA LEGGE 185/90

Il rapporto fra Banca popolare dell’Emilia Romagna  (BPER) e Banca Popolare Etica risale al 1996, quando BPER decise di sostenere il progetto di costituzione di una Banca Etica divenendo socia della “Cooperativa verso la Banca Etica”. In seguito, BPER mise a disposizione la sua rete sportelli per offrire al pubblico alcuni prodotti di Banca Popolare Etica (CD Etici, Prestiti Obbligazionari Etici, Fondi Comuni Etici).

Nel 2005, però, Banca popolare dell’Emilia Romagna entra nell’elenco, presentato annualmente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Parlamento in base alla Legge 185/90 [per un approfondimento sulla Legge clicca qui], degli Istituti di Credito che hanno fornito servizi per il commercio di armi italiane all’estero (l’elenco viene spesso definito “lista delle banche armate”) .

Banca Etica, pur considerando inaccettabile che una banca socia sia coinvolta nell’export di armamenti o sistemi d’arma (così come in qualunque attività di sostegno dell’industria bellica), ritiene comunque coerente con la propria mission attivare un dialogo per provare a spingere BPER a riconsiderare la propria politica del credito.

BPER si mostra disponibile a tale dialogo, mettendosi in ascolto non solo della voce di Banca Etica, ma anche di quella della Società Civile che da tempo ha promosso il boicottaggio delle cosiddette “banche armate”. Avvia quindi un percorso interno di riflessione e di definizione di una propria policy per gestire i propri rapporti con questa tipologia di controparti. Per quanto riguarda il confronto con Banca Etica, esso si svolge inizialmente fra i vertici dei due istituti di credito per poi passare ad un livello più esecutivo, in cui Banca Etica, insieme alla Fondazione Culturale, fornisce indicazioni e suggerimenti per l’elaborazione della policy sugli armamenti.

Il percorso raggiunge un esito positivo e rilevante quando, il 26 giugno 2012, il Consiglio di Amministrazione BPER approva le “Linee Guida di Gruppo per la regolamentazione dei rapporti delle Banche del Gruppo BPER con gli operatori della difesa e le Imprese produttrici di armamenti” (pubblicate sul sito internet aziendale nell’area Sostenibilità e nei siti di ogni Banca del Gruppo BPER), le quali si applicano a tutte le banche italiane del Gruppo, unitamente ad una Procedura Organizzativa che le rende pienamente operative.

Complessivamente l’approccio adottato da BPER cerca di trovare un corretto equilibrio fra le opposte istanze degli stakeholder. BPER, infatti, non ha escluso di intrattenere rapporti con chi si occupa del finanziamento, della  produzione e del commercio di sistemi d’arma, considerandolo un settore produttivo legittimo, ma accoglie l’istanza della Società Civile di non considerare etico tutto ciò che è legittimo.

Pertanto le Linee Guida approvate dal Gruppo BPER:

  1. definiscono livelli di attenzione diversificati, a seconda del tipo di operazione e del Paese coinvolto (discriminare in base ai Paesi è importante perché è diverso se una determinata tecnologia viene esportata in un altro Paese EU, per esempio, o in un Paese dove si teme che queste tecnologie possano essere utilizzate per arrecare danni alla popolazione);
  2. escludono qualunque tipo di rapporto con i Produttori di armi bandite o disciplinate dai Trattati internazionali, cosiddette “controverse”.

In particolare, per quanto riguarda le operazioni di credito all’export che ricadono sotto la L.185/90, il Gruppo BPER ha deciso di restringere sensibilmente la tipologia di operazioni che autorizzerà. Saranno valutate di caso in caso sia la tipologia delle controparti di queste operazioni (è diverso se una determinata tecnologia viene venduta ad un altro Stato o ad un’impresa privata) che i Paesi di destinazione di queste operazioni (anche qui, un conto è esportare in un Paese EU o NATO, un conto è farlo verso Paesi dove vi è il timore che non sia garantito il rispetto dei diritti umani) .

Le Linee Guida, inoltre, estendono l’ambito di applicazione nei confronti delle Imprese Produttrici di armamenti anche ad operatività non disciplinate dalla L.185/90, quali:

  1. le Partecipazioni Dirette delle Banche del Gruppo, comunque vietate;
  2. i Finanziamenti di qualsiasi genere, anche destinati all’Italia;
  3. i Servizi di Incasso;
  4. la Gestione dei Depositi e degli investimenti.

Su tutti questi aspetti, per la prima volta in Italia, il Gruppo BPER si impegna a rappresentare in maniera trasparente sulla qualità e quantità dei rapporti con operatori della difesa.

Tutto ciò non esclude che qualche banca del Gruppo BPER possa figurare in futuro nell’elenco pubblicato dalla Presidenza del Consiglio, che “rileva” solo le operazioni relative all’esportazione di armamenti. Ma consentirà agli stakeholder del Gruppo BPER di valutarne il comportamento in base ad una serie di elementi che consideriamo molto più rilevanti.

Banca Etica riconosce il grande impegno del Gruppo BPER sul tema del finanziamento alle armi e si augura che possa essere di esempio e di stimolo anche per altri Istituti di Credito.

Nella sezione “sostenibilità” del sito di Banca popolare dell’Emilia Romagna sono disponibili tutti gli approfondimenti su questo tema e sulle scelte di responsabilità sociale e ambientale dell’istituto.

Per vedere le Linee Guida del Gruppo BPER sugli armamenti, clicca qui.

Per vedere il Report di Sostenibilità BPER, clicca qui.

 

 

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