6. Arte

Non ci può essere una finanza etica senza la costruzione di un pensiero alternativo. Per questo non ci stanchiamo di cercare nuove modalità e linguaggi per veicolare la cultura di una finanza etica alternativa.

Negli ultimi anni stiamo sperimentando la collaborazione con artisti che condividono i nostri valori e credono che l'arte abbia una forte funzione sociale e culturale. Nel corso del 2013  si sono consolidati due filoni artistici già sperimentati nel 2012, teatro e fotografia, ed è stato lanciato anche quello cinematografico.

Il teatro

Tre gli spettacoli proposti, che hanno parlato ad un vasto pubblico di crisi finanziaria e di economia: “Pop Economix”, “Finanza Killer”, “Gente come uno. C’era una volta un paese ricco ed ora non c’è più”.

 “Pop economix: da dove allegramente vien la crisi e dove va conferenza/spettacolo teatrale co-progettato e co-prodotto da Banca Etica e dal Teatro Popolare Europeo.

Lo spettacolo, una narrazione sul tema della crisi economica e finanziaria globale e messo in scena dall’attore Alberto Pagliarino, con un linguaggio semplice e dinamico. Dopo il grande successo del 2012, ha visto ulteriormente accrescere il numero di repliche organizzate in giro per l’Italia, grazie al lavoro e alla promozione dei GIT. Più di quaranta gli spettacoli organizzati nel 2013, con un pubblico medio di circa 150 spettatori in diversi contesti quali teatri, festival, assemblee di soci, scuole superiori, feste di comunità, fiere.

L’iniziativa si è poi sviluppata oltre il palcoscenico diventando anche un libro/fumetto dal titolo Pop economix. Il grande show della finanza che ha innescato la crisi (ed. Becco Giallo) ed un magazine on line (www.popeconomix.org) che offre storie, notizie riflessioni sul mondo della finanza e dell’economia.-

“Finanza Killer. Non con i nostri soldi”, pieces teatrale di Itineraria Teatro: Fabrizio De Giovanni, in un divertente e coinvolgente monologo, affronta il tema delle trasformazioni del sistema bancario italiano, dell’evoluzione della crisi finanziaria mondiale innescata dai mutui subprime, dei titoli tossici, dei paradisi fiscali, del sistema bancario ombra, dei debiti sovrani. Lo spettacolo, tratta da un testo di Ercole Ongaro (componente del Comitato etico della Banca) ha l’obiettivo di informare il pubblico, permettendo di capire come siamo giunti nella condizione in cui ci troviamo, ma, soprattutto, cosa sia possibile fare, anche individualmente, per uscirne. Uno spettacolo per sostenere la finanza etica contro la finanza speculativa, una finanza più rispettosa della vita della natura e delle persone. Tredici le repliche organizzate anche grazie al coinvolgimento locale dei soci volontari, una delle quali a Firenze, nel contesto dell’assemblea nazionale dei soci di Banca Etica e di Terra Futura.

Nel corso del 2013 Banca Etica ha lanciato infine la prima edizione del Premio di teatro popolare intitolato “Crisi a parte”. Artisti invitati a raccontare la crisi finanziaria per stimolare idee verso un nuovo modello di sviluppo. Il premio è stato vinto dalla compagnia Alma Rosè con lo spettacolo “Gente come uno. C’era una volta un paese ricco ed ora non c’è più”. L’attore argentino Manuel Ferriera racconta, da testimone diretto, il dramma della classe media del suo paese al tempo della crisi economica argentina. Nello spettacolo emerge forte la rabbia per le situazioni di povertà create dalla crisi, la consapevolezza di non aver avuto un ruolo politico e anzi di aver vissuto nell’indifferenza per ciò che la politica stava realizzando. Ma emerge anche la capacità da parte della classe media di risvegliarsi dal torpore del benessere apparente e di riprendere le redini del proprio destino in una nuova logica di solidarietà sociale. Il messaggio è quello di saper vigilare su quanto accade, di non lasciare spazio all’indifferenza per evitare nuovi disastrosi “rischio Argentina”.

La fotografia

E’ continuato nel corso del 2013 il tour della mostra fotografica “Un mondo per la pace. Comiso trent’anni dopo: dalla memoria alla speranza”, che ha attraversato l’Italia dalla Calabria (Aieta – Cosenza) al Veneto (Vicenza) per poi tornare al Sud, in Basilicata (Lagonegro – Potenza).

L’esposizione, che è una produzione di Banca popolare Etica, curata dal fotografo Gianfranco Irlanda, raccoglie e racconta in 42 pannelli i momenti salienti delle storiche proteste svoltesi tra gli anni ‘60 e ’80 contro tutte le guerre e le armi nucleari.

Il cinema

Innovativa, per la banca, l’esperienza del linguaggio cinematografico. Nel contesto dell’Euganea Festival, evento contenitore che, nel periodo estivo e nella cornice dei Colli Euganei, propone diverse iniziative cinematografiche e teatrali. Banca Etica e La Costigliola hanno lanciato il Premio Banca Eticapremio speciale Legalità al cinema. Il riconoscimento è stato assegnato alla pellicola “Lucciole per lanterne” (Italia, 2013), di Stefano e Mario Martone, che racconta la situazione drammatica del Cile di Pinochet dopo la privatizzazione delle risorse idriche avvenuta nel 1981.

5. Greenline 7. Marketing sociale

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