GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

Dinamica della raccolta diretta

Al 31 dicembre 2013 la raccolta diretta globale ha superato gli 888 milioni di euro con un aumento di 95 milioni di euro rispetto all’anno precedente; questa crescita, pari a quasi il 12% in termini percentuali, risulta di gran lunga superiore al dato del sistema bancario nel suo complesso e dimostra ancor di più “l’attrattività” di Banca Etica nel panorama delle banche italiane.

L’aumento della raccolta si deve interamente al comparto raccolta diretta a breve, cresciuto in modo significativo soprattutto tra i depositi a risparmio (+44%); si conferma comunque l’importanza della raccolta in conto corrente che cresce dell’8% e continua a rappresentare il 67% del totale della raccolta a breve.

La raccolta a medio/lungo termine è stabile rispetto al 2012 con una crescita nel comparto obbligazioni (3,9 milioni di euro) compensata da una sostanzialmente pari diminuzione dei certificati di deposito (-4 milioni di euro).

Dinamica della raccolta indiretta

Al 31 dicembre 2013 la raccolta indiretta globale ha superato i 264 milioni di euro con un incremento rispetto all’anno precedente di quasi il 23%.

L’attività ha generato entrate per ricavi da commissioni per 1.194 mila euro.

Ancora marginale, ma in significativo incremento il volume di raccolta tramite la linea Aequitas del Fondo pensione Pensplan Plurifonds costituito e gestito in collaborazione con il Gruppo Itas Assicurazioni; a fine 2013 i sottoscrittori erano  per un importo totale pari a 12 milioni di euro (contro 8,7 milioni di euro a fine 2012)

Dinamica degli impieghi

Il 2013 evidenzia una temporanea battuta di arresto rispetto alla crescita sostenuta degli impieghi avviata nel 2009 e proseguita negli anni successivi con tassi di incremento significativi.

I volumi di utilizzo sono diminuiti del 4,5% come anche i volumi di accordato. La diminuzione riteniamo sia stata dovuta ad una serie di fattori. Innanzitutto il perdurare della crisi sistemica che continua a colpire anche i settori di nostro intervento che si è concretizzata nel taglio dei fondi pubblici a sostegno di attività sociali con le conseguenti ricadute in termini di attività economiche svolte dai soggetti dell’economia civile. Questo fattore  ha fatto registrare una contrazione degli investimenti effettuati con minore necessità di finanziamenti. Ulteriormente hanno contribuito  i pagamenti dei crediti della Pubblica Amministrazione – fattore questo certamente positivo – che ha contratto il ricorso al credito a sostegno dell’attività corrente delle organizzazioni.

Vale la pena ricordare che il budget 2013 prevedeva un’espansione delle concessioni di credito che i fattori appena enunciati non ha reso possibile. Al 31 dicembre 2013 il volume degli utilizzi è pari a 591,2 milioni di euro, cui si aggiungono 16,3 milioni di euro di crediti di firma relativi anche a fideiussioni rilasciate a organizzazioni non governative a garanzia di progetti.

Gestione del portafoglio titoli

Il portafoglio titoli di proprietà della Banca svolge essenzialmente una funzione secondaria rispetto a quella degli impieghi. I titoli acquistati dalla banca hanno lo scopo di costituire quelle riserve di liquidità considerate necessarie per fronteggiare le eventuali richieste di rimborso dei depositi a vista della clientela e le necessità della clientela di utilizzo degli affidamenti deliberati.

Al 31/12/2013 il portafoglio ammonta a nominali euro 435.250.000, di cui euro 21.900.000, pari al 5,03%,  costituito da Prestiti Obbligazionari emessi da Banche di Credito Cooperativo e da Organismi Centrali del Credito Cooperativo, euro 1.050.000, pari allo 0,24%,  da Prestiti Obbligazionari emessi da Finanziarie appartenenti al mondo della finanza etica,  euro 5.000.000, pari all’ 1,15%, da titoli dello Stato tedesco, euro 300.000 altri titoli,   euro 407.000.000, pari all’93,51%, da titoli dello Stato italiano.

La gestione della tesoreria nel 2013, comprensiva sia dell’attività in titoli sia dell’attività in contropartita con Banche, ha generato interessi attivi per 7,3 milioni di euro, interessi passivi per 0,6 milioni di euro, utili netti da negoziazione per 2,6 milioni di euro, perdite da negoziazione per 3 mila euro: il bilancio positivo per il conto economico è stato pari a 6,7 milioni di euro; ricordiamo che il contributo dell’operazione di rifinanziamento presso Cassa Centrale (indirettamente con BCE) e del successivo investimento della provvista è stato positivo per 2.345 mila euro.

Il tasso di rendimento annuo della gestione è pari al 2,40%.

Al 31/12/2013 i depositi a termine presso la Cassa Centrale Banca erano pari a 20.000 mila euro. Il deposito vincolato presso la Banca d’Italia – riserva obbligatoria – è pari a 5.361 mila euro.

In costante incremento il volume di raccolta tramite la linea Aequitas del Fondo pensione Plensplan Plurifonds costituito in collaborazione con il Gruppo Itas Assicurazioni: a fine 2013 l’ importo totale è pari a 12 milioni di euro ( a fine 2012 erano 8,7 milioni di euro) .