ASSETTO ISTITUZIONALE
Banca Etica è una banca popolare costituita in forma di società cooperativa per azioni. Lo Statuto, al di là della sua complessiva conformità alla forma prevista dalla Legge, presenta però alcune peculiarità che segnano la specificità di Banca Etica fin dalla sua carta fondante.
Peculiarità statutarie | |
Art. 5 – Finalità | Le finalità della banca vengono esplicitamente ricondotte ai principi della Finanza Etica |
Art. 15 – Recesso del socio | Al socio è riconosciuto il diritto di recedere qualora valuti che l’azione economica della Banca non è più rispondente alle finalità etiche che la dovrebbero caratterizzare |
Art. 26 – Intervento in assemblea | Il numero delle deleghe che un socio può ricevere non può essere superiore a 10, al fine di stimolare la partecipazione diretta alla vita della banca e di limitare i rischi insiti nella concentrazione di un elevato numero di voti sul singolo socio |
Art. 37 – Attribuzione del Consiglio di Amministrazione | Viene prevista la possibilità di ricorrere alla collaborazione con gruppi di soci organizzati sul territorio per il conseguimento di scopi ed obiettivi necessari per il perseguimento delle finalità sociali |
Art. 48 – Comitato Etico | Viene prevista l’istituzione di un Comitato Etico i cui membri siano proposti dalla base sociale e votati dall’Assemblea |
ORGANI OBBLIGATORI
Assemblea dei Soci
E’ l’organo sovrano di Banca Popolare Etica, che delibera in sede ordinaria e straordinaria. Possono partecipavi tutti i soci che risultano iscritti al libro soci da almeno novanta giorni. Ogni socio ha diritto ad un unico voto qualunque sia il numero delle azioni sottoscritte: in Banca Etica, in quanto banca popolare, vige dunque il principio del voto capitario “una testa un voto”.
Consiglio di Amministrazione
E’ l’organo collegiale a cui è affidata la gestione dell’attività sociale della banca, cioè il compimento di tutti gli atti volti al conseguimento dell’oggetto sociale. Esercita inoltre attività di direzione e coordinamento delle società componenti il Gruppo. E’ eletto tra i soci di Banca Etica. All’interno del Consiglio vengono nominati un Presidente e un vice-Presidente. Il Consiglio nomina un Comitato Esecutivo al quale può delegare una parte delle proprie attribuzioni. Il Comitato Esecutivo è composto dal Presidente, dal vice presidente e da tre consiglieri.
Al fine di garantire la specificità di Banca Etica e la sua reputazione lo Statuto prevede che i candidati, oltre ai requisiti previsti per legge (professionalità, onorabilità e indipendenza), soddisfino anche dei requisiti sociali. Il curriculum dei candidati, infatti, deve comprendere la conoscenza ed esperienza in almeno uno dei settori di intervento della banca (Terzo Settore, Economia Sociale e Solidale, Cooperazion Sociale e Internazionale, finanza eticamente orientata, ambiente e energie da fonti rinnovabili). Infine possono candidarsi solo quanti sono soci di Banca Etica da almeno 90 giorni.
L’Assemblea del 2013 ha rinnovato, con un importante ricambio, il Consiglio di Amministrazione della banca. Oltre a Ugo Biggeri, riconfermato Presidente nella seduta del Consiglio del 18 maggio, l’assemblea ha confermato le consigliere Rita De Padova, Anna Fasano, Sabina Siniscalchi e il conisgliere Giulio Tagliavini. Tra i nuovi eletti i consiglieri Marco Carlizzi, Nicoletta Dentico, Giuseppe Di Francesco, Giacinto Palladino, Cristina Pulvirenti, Francesca Rispoli, Mariateresa Ruggiero, Pedro Manuel Sasia Santos.
Il nuovo Consiglio vede una presenza di donne superiore al 50%. Una composizione di genere eccezionale per il panorama bancario italiano, raggiunta senza dover ricorrere al meccanismo di salvaguardia, approvato dall’Assemblea 2012, che prevede da statuto che almeno un terzo delle persone elette appartenga al genere femminile. Il nuovo consiglio vede inoltre l’ingresso di un rappresentante dei soci spagnoli, Pedro Manuel Sasia Santos.
Il Consiglio di Amministrazione si è riunito, nel corso del 2013, 19 volte. Alle riunioni partecipa, su invito del Presidente, anche il Presidente del Comitato Etico al fine di mantenere la fondamentale relazione tra i due organismi e favorirne la sinergia. Il nuovo Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 maggio ha eletto quale Vicepresidente la Consigliera Anna Fasano.
Il Comitato Esecutivo, eletto dal Consiglio di Amministrazione in carica, è composto dal Presidente Ugo Biggeri, dalla Vicepresidente Anna Fasano, dai Consiglieri Giuseppe Di Francesco, Giulio Tagliavini e della Consigliera Cristina Pulvirenti. Il Comitato Esecutivo nel corso del 2013 si è riunito 20 volte.
Rivestono la carica di rappresentanti del Consiglio nei Forum d’Area le Consigliere Francesca Rispoli per il Nord Ovest, Anna Fasano per il Nord Est, Nicoletta Dentico per l’Area Centro, Rita De Padova per il Sud e il consigliere Pedro Manuel Sasia Santos per l’Area Spagna; tali Consiglieri e Consigliere, ancorchè non Vicepresidenti, sono fino a revoca rivestiti delle funzioni attribuite ai Consiglieri Presidenti di Area, ai sensi del Regolamento del Forum d’Area e Interforum.
In data 09 settembre 2013 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di corrispondere ai suddetti Consiglieri e Consigliere per l’incarico assunto la cifra di euro 3.000 all’anno non cumulabili con il compenso eventualmente già percepito quali membri del Comitato Esecutivo.
Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione sono andate naturalmente a scadenza le commissioni, i comitati e i gruppi di lavoro, costituiti nel corso del precedente mandato.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 09-10 Settembre ha deliberato la costituzione di un Comitato per le Partecipazioni costituito dal Presidente Biggeri, dal Consigliere Marco Carlizzi e dalla Consigliera Mariateresa Ruggiero. Lo stesso ha il compito, in collaborazione con il Servizio Segreteria Generale e Legale Societario, di verificare lo stato attuale delle partecipazioni.
Nel corso della medesima seduta il Consiglio ha nominato quale Consigliere Delegato ai controlli la Consigliera Cristina Pulvirenti.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 luglio 2013 ha nominato la Consigliera Nicoletta Dentico quale nuovo membro dell’Osservatorio Banche.
I membri del Consiglio di Amministrazione percepiscono un compenso, stabilito dall’Assemblea dei soci del 22 maggio 2010. L’Assemblea dei Soci del 28 maggio 2011 ha deliberato l’aumento dell’importo del gettone di presenza per Amministratori e Sindaci ad euro 300. Di seguito il prospetto dei compensi attualmente previsti per gli Amministratori; tali compensi sono indicati come costo banca e non come compensi netti. I suddetti compensi non sono cumulabili .
Compensi dei Consiglieri | |
Consigliere | 5.000 euro |
Consigliere membro del Comitato Esecutivo | 8.000 euro |
Vicepresidente | 20.000 euro |
Presidente | 70.000 euro |
Gettone di presenza per le adunanze Organi Societari BE | 300 euro per singola adunanza |
Rappresentanti del CdA in Forum d'Area | 5.000 euro nel mandato |
Il Presidente Biggeri ha disposto la rinuncia ad ogni compenso spettante in riferimento alla carica di Presidente e Consigliere della partecipata Etica sgr: la banca pertanto non ha esborsato l’integrazione del gettone di presenza alle sedute del CdA di Etica sgr come previsto dal regolamento “Emolumenti e limiti di cumulo agli incarichi a Consigliere presso le partecipate”.
Collegio Sindacale
E’ eletto dall’Assemblea dei Soci. Ad esso spetta il compito di vigilare sull’amministrazione della società, affinché essa si svolga nel rispetto dei vincoli legali e statutari, dei regolamenti e delle deliberazioni sociali.
L’Assemblea 2013 ha rinnovato il Collegio Sindacale; il 18 maggio sono stati eletti Giuseppe Chiacchio, Presidente, Gaetano D’Angelo e Cecilia Mannucci quali sindaci effettivi e Luigi Latina e Inge Bisinella quali sindaci supplenti. I sindaci effettivi partecipano a tutte le riunioni del Comitato Esecutivo e del Consiglio di Amministrazione.
Il neoeletto Collegio Sindacale vede una presenza del genere femminile superiore al 33% cosi come previsto dalle modifiche statutarie votate nel corso dell’assemblea 2012.
Comitato dei Probiviri
E’ composto da tre membri effettivi e due supplenti eletti tra i soci in sede di Assemblea, decide in via definitiva sull’eventuale esclusione di un socio e sulle controversie che si potrebbero verificare tra Società e soci o tra i soci medesimi.
Il Comitato dei Probiviri, eletto nel corso dell’assemblea 2013, è composto da Alessandro Di Gregorio, Presidente, Sebastiano Aliotta e Elda Dalla Bona, membri effettivi, e Mariangela Belardinelli e Claudia Gazzale membri supplenti.
Anche per il Comitato dei Probiviri la componente di genere femminile si è attestata ad una percentuale superiore al 33% cosi come previsto dalle modifiche statutarie votate nel corso dell’assemblea 2012.
Nel corso del 2013 il Comitato Probiviri è stato chiamato in causa una volta.
Comitato Parti Correlate
Il Comitato Parti Correlate è istituito in Banca Etica per presiedere tutte le procedure per operazioni con parti correlate così come definito nell’apposito Regolamento di gestione delle operazioni con parti correlate. Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24-25 Giugno, a seguito del rinnovo dello stesso, ha nominato quali membri del Comitato Parti Correlate i Consiglieri Marco Carlizzi, Presidente, Rita De Padova, Giacinto Palladino Membro Effettivo e Francesca Rispoli quale membro supplente. Giacinto Palladino è stato nominato dal comitato quale segretario dello stesso.
Il Consiglio ha inoltre provveduto a deliberare nella seduta del 09-10 Settembre 2013 l’attribuzione di un gettone di presenza parti a €450 a seduta per il Presidente e € 300 per gli altri componenti.
Direzione
Alla Direzione è affidata l’esecuzione delle deliberazioni sociali e sovrintende al funzionamento della banca; il direttore generale è il responsabile del personale. Attualmente il ruolo di Direttore Generale è rivestito dal dott. Mario Crosta.
ORGANI VOLONTARI
Comitato Etico
E’ eletto dall’Assemblea dei Soci ed ha una funzione consultiva e propositiva; vigila affinché la banca si sviluppi nel rispetto dei principi espressi dallo Statuto, dal Codice Etico e nel rispetto dei principi espressi dal contesto socio-culturale in cui la banca stessa si trova ad operare. Nella gestione dei compiti di orientamento e di indirizzo, il ruolo del Comitato diviene fondamentale nel momento in cui la banca si trova a doversi esprimere su scelte di carattere politico e sociale, che possono riguardare in particolare i finanziamenti concessi.
Il Comitato Etico per il triennio 2011 – 2014 è composto da: Leonardo Becchetti (Presidente), Marina Galati (Vice Presidente); Giovanni Acquati; Tiziana Bonora; Claudio Ferrari; Pasquale Iorio; Ercole Ongaro.
Gran parte dell’attività del Comitato si sviluppa nella risposta a sollecitazioni provenienti dal Consiglio di Amministrazione, dai lavoratori e dai soci, nella partecipazione ed animazione di momenti culturali di riflessione sulla banca e sui temi della finanza etica e nella partecipazione ai momenti “forti” della vita della banca (CdA attraverso il presidente del Comitato Etico o suo delegato, assemblea dei soci, incontro annuale della rete di Banca Etica a Rimini ecc). Le tematiche principali su cui si è concentrato l’operato del Comitato Etico nel 2013 sono state:
- la riflessione sui fattori che rappresentano il vantaggio etico competitivo di Banca Etica
- rispetto al sistema bancario, che ha dato luogo a un volumetto divulgativo;
- l’opportunità di sperimentare nuove modalità di raccolta e garanzia che implichino una
- maggiore e diretta responsabilizzazione dei soci e delle circoscrizioni negli impieghi che
- la Banca effettua sul loro territorio;
- l’inizio del lavoro volto a stabilire quali siano i principi organizzativi per salvaguardare il
- benessere e la qualità delle relazioni in Banca;
- la necessità per Banca Etica di adeguarsi al cambiamento in atto nel Terzo settore e ai
- nuovi modelli di welfare per fornire nuovi strumenti finanziari;
- il ruolo che Banca Etica può giocare per il sostegno alla cultura della legalità, sia sul piano
- economico che socio-culturale;
- il ripensamento del ruolo del Comitato Etico in rapporto alle funzioni dell’Organismo di Vigilanza sul Codice Etico.
Il Comitato Etico si è riunito sette volte nel corso dell’anno e la presenza media è stata di
6,3 partecipanti a incontro.
Il Presidente del Comitato Etico o un suo delegato (perlopiù la Vicepresidente) ha sempre
presenziato alle sedute del Consiglio di Amministrazione, al fine di consentire da un lato un
aggiornamento del Comitato sull’andamento della Banca e dall’altro il dialogo e il confronto
fra i due organi.
Di ogni incontro è stato prodotto, oltre al verbale completo, anche un verbale di sintesi diffuso
fra i seguenti interlocutori: Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Organismo
di Vigilanza, coordinatori dei soci, dipendenti e banchieri ambulanti.
I singoli componenti hanno inoltre interloquito con i soci tramite la partecipazione a incontri promossi dai Git. Alcuni membri del Comitato Etico, infine, partecipano a commissioni o organismi della Banca:
- Fondazione Culturale Responsabilità Etica
- Organismo di Vigilanza
- Osservatorio Banche e Assicurazioni
- Fondo di Solidarietà.
Nel corso del 2013 il Comitato Etico si è inoltre incontrato con l’Organismo di Vigilanza di
Banca Etica e con il Comitato Etico di Etica Sgr per un confronto e un aggiornamento reciproco sulle attività svolte.
Il Comitato Etico di FIARE
Anche FIARE è dotato di un proprio Comitato Etico, eletto dall’Assemblea dei Soci di Fiare tenutasi il 16 marzo 2013. Il Comitato è composto da 9 persone: 2 donne e 7 uomini.
Dalla data di elezione il Comitato Etico si è riunito tre volte e ha concentrato la sua riflessione principalmente sul processo di integrazione di Fiare e sul ruolo del Comitato nelle dinamiche organizzative che questo processo esige. In particolare ha affrontato il tema della revisione e dell’adeguazione del processo di valutazione etico-sociale. Ad ottobre 2013 si è svolto a Bilbaco un incontro, promosso dal Comitato Etico, al quale hanno partecipato vari membri delle commissioni di valutazione etico-sociale, alcuni lavoratori e i coordinatori dei GIT, con lo scopo di definire il processo di costituzione delle commissioni nell’Area Spagna.
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DEI SOCI
L’art. 37 dello Statuto della banca afferma che “Il Consiglio d’Amministrazione potrà avvalersi della collaborazione di gruppi di Soci organizzati sul territorio per il conseguimento di scopi ed obiettivi necessari per il perseguimento delle finalità della Società”.
Obiettivo principale dell’organizzazione territoriale dei soci è dunque quello di fornire ai soci una modalità organizzativa efficace e coerente con la missione di partecipazione alla vita della banca. Tale modalità di organizzazione è del tutto nuova e originale rispetto al sistema bancario e rappresenta un serio tentativo di conciliare e coniugare il valore della partecipazione “associativa” con la responsabilità di una partecipazione “societaria”. Essa rappresenta un processo essenzialmente socio-culturale, che mira a modificare in senso profondo il concetto stesso di partecipazione dei soci: persone che credono nel progetto e che tessono relazioni, sviluppano progetti, sperimentano nuovi modelli in funzione di quell’interesse più alto che è quello di tutti. L’organizzazione territoriale dei soci rappresenta uno strumento e una metodologia importanti per supportare e sostenere la nuova figura di cittadino attivo e responsabile che si sta facendo strada all’interno della società civile.
Puntando sulla figura del socio, risparmiatore attivo e responsabile, Banca Etica entra in relazione con il territorio, concorre alla sua “animazione” e può diventare parte integrante nei processi di sviluppo locale ponendo così le premesse per la realizzazione della sua missione.
L’organizzazione territoriale dei soci è regolata da due principali regolamenti di cui Banca Etica si è dotata:
- “Modalità Organizzativa dei Soci di Banca Popolare Etica” (approvato dall’Assemblea dei soci);
- “Patto Associativo” (approvato dall’Assemblea dei soci del 24.11.07).
L’organizzazione territoriale dei soci è strutturata tramite Circoscrizioni Locali e Coordinamenti di Area, uno per ciascuna macro-area Nord Ovest, Nord Est, Sud e Centro.
Le Circoscrizioni Locali sono composte da tutti i soci, persone fisiche e giuridiche, che hanno il domicilio nei comuni che fanno parte del territorio di competenza (normalmente una provincia, purché abbia una base sociale di almeno 200 soci; in caso contrario vengono accorpate più province in modo da garantire alle realtà più piccole un’adeguata presenza all’interno del Coordinamento Locale).
Le finalità dell’organizzazione territoriale sono:
- rinforzare il legame tra il socio e la banca;
- facilitare la partecipazione dei soci alla vita della banca, stimolando il dialogo e la circolazione di idee, proposte e critiche;
- permettere alla banca un contatto reale e immediato con il territorio;
- sensibilizzare l’opinione pubblica sul risparmio etico;
- verificare costantemente quanto le attività di Banca Etica incontrino il consenso delle persone;
- attivare sul territorio una rete tra tutti i soggetti interessati alla banca e alla finanza eticamente orientata, per diventare protagonisti dell’economia civile;
- diffondere le informazioni sulle attività della banca;
- misurare il consenso e la fiducia dei soci e del territorio sulle iniziative della banca.
La Circoscrizione Locale si dota di un Coordinamento Locale, denominato G.I.T. (Gruppo Iniziativa Territoriale) i cui componenti, eletti in una assemblea appositamente convocata scelgono un/a coordinatore/trice. Alle riunioni del GIT possono partecipare tutti i soci della Circoscrizione Locale. Il G.I.T., nelle sue funzioni, è tenuto ad avere un proprio regolamento e a presentare un programma ed una rendicontazione di attività; la Fondazione, per lo svolgimento delle attività delle Circoscrizioni Locali, fornisce le necessarie risorse economiche.
Il Coordinamento d’Area è composto dalle/i Coordinatrici/tori delle Circoscrizioni locali dell’Area di competenza ed ha funzioni di coordinamento delle attività delle Circoscrizioni.
I suoi compiti principali sono:
- eleggere il Referente d’Area, che dura in carica 3 anni;
- partecipare alla vita culturale e politica della banca;
- esprimere i candidati di propria competenza per le elezioni dei vari organi statutari;
- esprimere il proprio parere sulle questioni interne ed esterne riguardanti Banca Etica;
- collaborare agli eventi ed iniziative del Sistema Banca Etica;
- intervenire ogni qual volta venga richiesto dal C.d.A.
ORGANISMI DI RACCORDO
L’organizzazione territoriale dei soci, generando ricchezza in termini di partecipazione e propositività, determina anche una significativa complessità relazionale e di iniziative progettuali e socio-culturali, che necessita di essere gestita al fine di ottenere un’azione coerente con le linee politiche nazionali definite dal Consiglio di Amministrazione e sinergica con quella svolta dalla struttura operativa a livello territoriale e. A tale scopo Banca Etica si è dotata di due importanti organismi di raccordo e sintesi fra i diversi livelli sociali, operativi e politici: il Forum d’Area e l’Interforum.
Forum d’area
Il Forum d’Area nasce dalla necessità di dare maggior voce alle istanze locali e contestualmente sviluppare un’azione più radicata nel territorio, attivando le potenzialità dei diversi attori e tenendo conto delle dinamiche del contesto locale. Il decentramento di poteri, compiti e funzioni trova nel Forum d’Area il momento di sintesi dei 4 livelli di attività della Banca (associativo, formativo, operativo e politico).
Il Forum d’Area è composto da:
- Consigliere d’Area: è il referente politico nazionale per l’Area ed è nominato dal Cda;
- Responsabile di Area territoriale: è il responsabile della struttura operativa dell’Area ed è indicato dalla Direzione Generale della Banca;
- Referente d’Area: è il rappresentante dell’Organizzazione Territoriale dei Soci eletto dal Coordinamento delle Circoscrizioni d’Area;
- Responsabile Culturale d’Area: è la figura che promuove e facilita l’integrazione fra i vari livelli (socio-culturale, politico e operativo) che caratterizzano le attività della Banca nell’area ed è indicato dalla Direzione Generale.
Al Forum d’Area spetta principalmente il compito di:
- partecipare alla stesura, declinazione e verifica del Piano Strategico Nazionale e preparare il Piano Strategico d’Area;
- coordinare l’attività generale dell’Area, con particolare riguardo all’applicazione nel territorio degli obiettivi e dei progetti nazionali e alla raccolta ed analisi dei bisogni e delle proposte locali;
- mantenere i collegamenti con le Circoscrizioni ed i Soci ed essere il referente dell’Organizzazione Territoriale dei Soci, organizzando la Riunione Generale dei soci d’Area almeno una volta l’anno, gestendo il Fondo d’Area e deliberando il contributo annuo alle Circoscrizioni (nei limiti stabiliti dal Consiglio d’Amministrazione);
- mantenere i collegamenti con enti, organizzazioni ed agenzie di sviluppo che operano a livello territoriale, anche contribuendo ad individuare e realizzare convenzioni ed alleanze territoriali e gestendo le sponsorizzazioni di competenza del territorio;
- definire gli interventi socio-culturali a livello territoriale;
- accordare condizioni maggiormente favorevoli, a partire dall’analisi del territorio e delle sue esigenze di sviluppo.
Interforum
L’Interforum contribuisce ad individuare gli obiettivi e le strategie nazionali, proponendo l’articolazione per ciascuna area e partecipando a tutte quelle azioni che riguardano il decentramento e le politiche territoriali. L’Interforum è un organismo consultivo e propositivo, che monitora e valuta i processi organizzativi che interessano le molteplici attività della banca e le loro interrelazioni. E’ dunque luogo di:
- scambio e ascolto dei diversi livelli del decentramento: politico, socio culturale ed operativo;
- confronto sulle criticità e le opportunità della Banca;
- condivisione e armonizzazione delle azioni decentrate.
E’ composto dal Presidente della banca, dai componenti dei Forum d’Area, dal Direttore Generale e dal Responsabile dell’area socio-culturale.