La riforma delle banche popolari
La riforma delle banche popolari varata dal Governo Italiano nel corso dell’anno ha fornito lo spunto per un posizionamento importante di Banca Etica a favore del credito cooperativo e del mantenimento di una “biodiversità” nel sistema creditizio, che non può essere forzato verso l’unico modello delle banche “Spa” e “too big to fail”. Nella consapevolezza che non sempre in Italia il modello popolare e cooperativo ha mantenuto le proprie promesse di prossimità al territorio, trasparenza e democraticità di gestione, Banca Etica ha auspicato che si correggano e si sanzionino i comportamenti scorretti, senza cancellare il modello cooperativo dal panorama bancario italiano.
Il finanziamento alle organizzazioni non profit
L’attività di dialogo e pressione svolta negli ultimi anni da Banca Etica nei confronti dei decisori pubblici ha contribuito alla scelta di modificare le norme in tema di assorbimento patrimoniale per i prestiti bancari alle realtà non profit, il quale nel 2015 è sceso dall’8% al 6%: in questo modo le organizzazioni non profit, per quanto riguarda l’accesso al credito, vengono ora trattate come le piccole e medie imprese, ponendo fine a un trattamento svantaggioso. A sbloccare la situazione è arrivata a fine anno una nuova interpretazione delle regole internazionali sul credito c.d. “Basilea 3”, e in particolare del Regolamento UE n. 575/2013 il CRR, da parte della Banca d’Italia.
L’innalzamento del limite dell’uso del contante
Nel 2015 inoltre, Banca Etica ha aderito alla mobilitazione di Riparte il Futuro, la campagna di Libera e Gruppo Abele contro l‘innalzamento a 3.000 euro della soglia per l’uso del contante, previsto dalla Legge di Stabilità 2016. Con questa adesione Banca Etica ha voluto sottolineare che tale innalzamento, oltre a non far aumentare i consumi, semplificherà la messa in circolazione di denaro proveniente dall’economia sommersa e quindi dall’evasione fiscale. La mobilitazione è stata rivolta nei confronti del Governo, Camera dei Deputati e Senato.
I capitali occultati all’estero
Nel corso del 2015 Banca Etica ha nuovamente esplicitato la propria indisponibilità a ricevere i capitali occultati all’estero e rientrati in Italia in seguito a sanatorie varate dal Governo (“voluntary disclosure”), ribadendo la scelta di coerenza contro i comportamenti illeciti.
Il fondo “salva-banche”
La fine dell’anno si è caratterizzata per lo scoppio del caso delle 4 banche fallite, oggetto di una prima applicazione della nuova normativa europea sui salvataggi bancari che prevede il cosiddetto “bail-in” e dunque la partecipazione diretta di azionisti e obbligazionisti subordinati alle perdite delle banche. Le decine di migliaia di famiglie che hanno perso tutti i loro risparmi hanno riportato prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica la questione dell’etica nel comportamento delle banche e della consapevolezza dei risparmiatori. In questo contesto, i media e l’opinione pubblica hanno riconosciuto a Banca Etica un ruolo di commentatore imparziale e di “buona pratica”. Banca Etica ha anche posto all’attenzione dell’opinione pubblica la gravosità del contributo economico che tutte le banche sono state obbligate a versare per il salvataggio delle 4 banche mal gestite. In particolare, a fine 2015, Banca Etica ha ottenuto la presentazione all’ordine del giorno della riunione della V Commissione Permanente Bilancio, Tesoro e Programmazione di un sub emendamento alla c.d. Legge di Stabilità sull’impatto dei contributi da versare per le piccole banche.
Il Manifesto “Terra Viva”
Nel corso del 2015 Banca Etica ha partecipato a Expo 2015, il cui tema è stato “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, cogliendo l’opportunità per rilanciare temi cruciali della finanza etica quali il diritto al cibo, il rifiuto delle speculazioni finanziarie sui prodotti alimentari e delle pratiche industriali che impoveriscono le popolazioni del Sud del mondo. Nell’ambito delle attività organizzate nel corso di Expo 2015 c’è stata una notevole visibilità per la presentazione del Manifesto “Terra Viva” redatto con Vandana Shiva e per le visite “critiche” ai padiglioni organizzate dai soci volontari dell’Area Nord Ovest.
La giornata internazionale di mobilitazione per la promozione della finanza etica
Banca Etica ha aderito alla giornata internazionale di mobilitazione per la promozione della finanza etica indetta il 22 ottobre 2015 dalla GABV (Global Alliance for Banking on Values), confermandosi la banca con più capacità di mobilitare soci, clienti e collaboratori sui social network per promuovere le scelte di risparmio responsabile, tra le 27 aderenti al network.