ASSETTO ISTITUZIONALE

Banca Etica è una banca popolare costituita in forma di società cooperativa per azioni. Lo Statuto, al di là della sua complessiva conformità alla forma prevista dalla Legge, presenta però alcune peculiarità che segnano la specificità di Banca Etica fin dalla sua carta fondante.

ORGANI OBBLIGATORI

Assemblea dei Soci

LAssemblea è l’organo sovrano di Banca Popolare Etica, che delibera in sede ordinaria e straordinaria. Possono partecipavi tutti i soci che risultano iscritti al libro soci da almeno novanta giorni. Ogni socio ha diritto ad un unico voto qualunque sia il numero delle azioni sottoscritte: in Banca Etica, in quanto Banca popolare, vige dunque il principio del voto capitario “una testa un voto”.

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è l’organo collegiale a cui è affidata la gestione dell’attività sociale della Banca, cioè il compimento di tutti gli atti volti al conseguimento dell’oggetto sociale. Esercita inoltre attività di direzione e coordinamento delle società componenti il Gruppo. È eletto tra i soci di Banca Etica. All’interno del Consiglio vengono nominati un Presidente e un vice-Presidente. Il Consiglio nomina un Comitato Esecutivo al quale può delegare una parte delle proprie attribuzioni. Il Comitato Esecutivo è composto dal Presidente, dal Vice Presidente e da tre consiglieri.
Al fine di garantire la specificità di Banca Etica e la sua reputazione lo Statuto prevede che i candidati, oltre ai requisiti previsti per legge (professionalità, onorabilità e indipendenza), soddisfino anche dei requisiti sociali. Il curriculum dei candidati, infatti, deve comprendere la conoscenza ed esperienza in almeno uno dei settori di intervento della Banca (Terzo Settore, Economia Sociale e Solidale, Cooperazion Sociale e Internazionale, finanza eticamente orientata, ambiente e energie da fonti rinnovabili). Infine possono candidarsi solo quanti sono soci di Banca Etica da almeno 90 giorni.

Collegio Sindacale

È eletto dall’Assemblea dei Soci. Ad esso spetta il compito di vigilare sull’amministrazione della Società, affinché essa si svolga nel rispetto dei vincoli legali e statutari, dei regolamenti e delle deliberazioni sociali.

L’Organismo di Vigilanza

L’OdV svolge attività di controllo sia in relazione al Codice Etico che al D.Lgs 231/01. Rispetto al Codice Etico, l’OdV ha il compito di:

Rispetto al D.Lgs 231/01, l’OdV ha il compito di accertare l’applicazione e l’osservanza del Modello di gestione e controllo finalizzato alla prevenzione dei reati previsti dal Decreto.

Comitato dei Probiviri

È composto da tre membri effettivi e due supplenti eletti tra i soci in sede di Assemblea, decide in via definitiva sull’eventuale esclusione di un socio e sulle controversie che si potrebbero verificare tra Società e soci o tra i soci medesimi.

Comitato Parti Correlate

Il Comitato Parti Correlate è istituito in Banca Etica per presiedere tutte le procedure per operazioni con parti correlate così come definito nell’apposito Regolamento di gestione delle operazioni con parti correlate.

Direzione

Alla Direzione è affidata l’esecuzione delle deliberazioni sociali e sovrintende al funzionamento della Banca; il direttore generale è il responsabile del personale.

ORGANI VOLONTARI

Comitato Etico

Il Comitato Etico è eletto dall’Assemblea dei Soci ed ha una funzione consultiva e propositiva; vigila affinché la Banca si sviluppi nel rispetto dei principi espressi dallo Statuto, dal Codice Etico e nel rispetto dei principi espressi dal contesto socio-culturale in cui la Banca stessa si trova ad operare. Nella gestione dei compiti di orientamento e di indirizzo, il ruolo del Comitato diviene fondamentale nel momento in cui la Banca si trova a doversi esprimere su scelte di carattere politico e sociale, che possono riguardare in particolare i finanziamenti concessi.

Organizzazione territoriale dei Soci

L’art. 37 dello Statuto della Banca afferma che “Il Consiglio d’Amministrazione potrà avvalersi della collaborazione di gruppi di Soci organizzati sul territorio per il conseguimento di scopi ed obiettivi necessari per il perseguimento delle finalità della Società”.
Obiettivo principale dell’organizzazione territoriale dei soci è dunque quello di fornire ai soci una modalità organizzativa efficace e coerente con la missione di partecipazione alla vita della Banca. Tale modalità di organizzazione è del tutto nuova e originale rispetto al sistema Bancario e rappresenta un serio tentativo di conciliare e coniugare il valore della partecipazione “associativa” con la responsabilità di una partecipazione “societaria”. Essa rappresenta un processo essenzialmente socio-culturale, che mira a modificare in senso profondo il concetto stesso di partecipazione dei soci: persone che credono nel progetto e che tessono relazioni, sviluppano progetti, sperimentano nuovi modelli in funzione di quell’interesse più alto che è quello di tutti. L’organizzazione territoriale dei soci rappresenta uno strumento e una metodologia importanti per supportare e sostenere la nuova figura di cittadino attivo e responsabile che si sta facendo strada all’interno della società civile.
Puntando sulla figura del socio, risparmiatore attivo e responsabile, Banca Etica entra in relazione con il territorio, concorre alla sua “animazione” e può diventare parte integrante nei processi di sviluppo locale ponendo così le premesse per la realizzazione della sua missione.
L’organizzazione territoriale dei soci è regolata da due principali regolamenti di cui Banca Etica si è dotata:

L’organizzazione territoriale dei soci è strutturata tramite Circoscrizioni Locali e Coordinamenti di Area, uno per ciascuna macro-area Nord Ovest, Nord Est, Sud e Centro.
Le Circoscrizioni Locali sono composte da tutti i soci, persone fisiche e giuridiche, che hanno il domicilio nei comuni che fanno parte del territorio di competenza (normalmente una provincia, purché abbia una base sociale di almeno 200 soci; in caso contrario vengono accorpate più province in modo da garantire alle realtà più piccole un’adeguata presenza all’interno del Coordinamento Locale).
Le finalità dell’organizzazione territoriale sono:

La Circoscrizione Locale si dota di un Coordinamento Locale, denominato G.I.T. (Gruppo Iniziativa Territoriale) i cui componenti, eletti in una assemblea appositamente convocata scelgono un/a coordinatore/trice. Alle riunioni del GIT possono partecipare tutti i soci della Circoscrizione Locale. Il G.I.T., nelle sue funzioni, è tenuto ad avere un proprio regolamento e a presentare un programma ed una rendicontazione di attività; la Fondazione, per lo svolgimento delle attività delle Circoscrizioni Locali, fornisce le necessarie risorse economiche.
Il Coordinamento d’Area è composto dalle/i Coordinatrici/tori delle Circoscrizioni locali dell’Area di competenza ed ha funzioni di coordinamento delle attività delle Circoscrizioni.
I suoi compiti principali sono:

Forum d’area

Il Forum d’Area nasce dalla necessità di dare maggior voce alle istanze locali e contestualmente sviluppare un’azione più radicata nel territorio, attivando le potenzialità dei diversi attori e tenendo conto delle dinamiche del contesto locale. Il decentramento di poteri, compiti e funzioni trova nel Forum d’Area il momento di sintesi dei 4 livelli di attività della Banca (associativo, formativo, operativo e politico).
Il Forum d’Area è composto da:

Al Forum d’Area spetta principalmente il compito di:

Interforum

L’Interforum contribuisce ad individuare gli obiettivi e le strategie nazionali, proponendo l’articolazione per ciascuna area e partecipando a tutte quelle azioni che riguardano il decentramento e le politiche territoriali. L’Interforum è un organismo consultivo e propositivo, che monitora e valuta i processi organizzativi che interessano le molteplici attività della Banca e le loro interrelazioni. È dunque luogo di:

È composto dal Presidente della Banca, dai componenti dei Forum d’Area, dal Direttore Generale e dal Responsabile dell’Area Socio-culturale.