Il Comitato Etico
Nel 2014 l’attività del Comitato Etico si è sviluppata sia in risposta alle sollecitazioni provenienti dal Consiglio di Amministrazione, dai lavoratori e dalla base sociale, sia con un’autonoma iniziativa di approfondimento e riflessione, poi portata all’attenzione e al vaglio del Consiglio di Amministrazione. Il Comitato Etico partecipa regolarmente, attraverso un suo rappresentante, a tutte le riunioni del CdA, al fine di consentire da un lato un aggiornamento del Comitato sull’andamento della Banca e dall’altro il dialogo e il confronto fra i due organi. Si ricorda che l’attività del Comitato è completamente volontaria, salvo il rimborso delle spese sostenute dai suoi componenti per le attività di competenza.
Nel corso dell’anno, presso l’assemblea dei soci di Napoli, è avvenuta l’elezione del nuovo Comitato Etico: tale elezione si è contraddistinta per la prevalenza femminile di 6 componenti su 7 all’interno del Comitato. Si è passati dalla presidenza del prof. Leonardo Becchetti a quella della sig.ra Marina Galati. Altre novità di assoluto rilievo è che, per la prima volta, il Comitato rappresenta anche la quinta area Fiare/Spagna, dato che è stata eletta Cristina De La Cruz, già componente del Comitè de Etica di Fiare. Gli altri componenti del Comitato sono Katya Mastantuono, Soana Tortora, Alessandra Smerilli, Francesco Di Giano e Simona Lanzoni.
Le tematiche principali su cui si è concentrato l’operato del Comitato Etico nel 2014 sono state:
- la pubblicazione di un documento sui principi organizzativi per salvaguardare il benessere e la qualità delle relazioni in Banca (a cura del precedente Comitato);
- un contributo importante sui nuovi assetti di governance e sul nuovo regolamento elettorale che Banca Etica deve adottare entro il 2015; tale lavoro, non ancora concluso, accompagnerà il processo fino al suo compimento;
- una verifica complessiva del sistema di valutazione socio ambientale, per mantere l’attenzione sulla selezione dei finanziamenti ed incentivare la ricerca di soggetti di Nuova Economia;
- l’avvio di una riflessione sulla quantità e qualità della presenza femminile in Banca Etica;
- un accompagnamento della Banca nella riflessione sulla Nuova Economia, oltre la distinzione tra profit e non profit.
Nel corso dell’anno il Comitato Etico si è riunito 6 volte (2 il Comitato in scadenza e 4 il Comitato neoeletto) e la presenza media è stata di 5,3 partecipanti ad incontro. Dal punto di vista organizzativo, il nuovo Comitato deve affrontare la notevole distanza tra i vari componenti, in particolare con la rappresentante dell’area spagnola.
Relativamente ad ogni incontro è stato prodotto, oltre al verbale completo, anche un verbale di sintesi diffuso fra i seguenti interlocutori: Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Organismo di Vigilanza, coordinatori dei soci, dipendenti e banchieri ambulanti.
Il Comitato ha partecipato ai momenti “forti” della vita della Banca (Consiglio di Amministrazione attraverso il Presidente del Comitato Etico o suo delegato, Assemblea dei soci, incontro annuale della rete di Banca Etica a Bologna, eccetera). Inoltre, con il nuovo Comitato si è inaugurata una importante azione di ascolto dei Coordinamenti di Area, dei lavoratori e dei Soci di Riferimento con già due incontri all’attivo alla fine del 2014.
Alcuni membri del Comitato Etico inoltre partecipano ai seguenti organismi della Banca:
- Fondazione Culturale Responsabilità Etica;
- Organismo di Vigilanza;
- Osservatorio Banche e Assicurazioni;
- Fondo di Solidarietà.
Nel corso del 2014 il Comitato Etico si è incontrato con il Presidente dell’Organismo di Vigilanza di Banca Etica per un confronto e un aggiornamento reciproco sulle attività svolte nella verifica del rispetto del Codice Etico. Ha inoltre assiduamente partecipato al Laboratorio Nazionale di Nuova Economia.
Rimane inoltre in essere in Spagna il Comitè de Etica dell’Area Fiare/Spagna presieduto da Cristina de la Cruz. Tale organismo ha una funzione di presidio sull’Area Fiare, con particolare riferimento alla valutazione socio ambientale relativa ai finanziamenti.
Nel 2014 il Comitato ha avviato una fase capillare di ascolto della base sociale organizzata e, per questo motivo, ha messo a calendario l’incontro con i cinque Coordinamenti di area. Nel 2014 il Comitato ha inoltre effettuato una formazione di base sulle varie funzioni della banca e sui progetti cardine per la distintività di Banca Etica, come il processo dell’Istruttoria Socio Ambientale e di monitoraggio del rischio reputazionale. Le attività di formazione continueranno nel 2015.
L’Organismo di Vigilanza
L’Organismo di Vigilanza, insediato il 13 dicembre 2010, è composto dal Presidente Fabio Silva e dai componenti Giuseppe Chiacchio, Francesco Di Giano, Enrico Scapin e Francesco Pacchin. Nel 2014 l’Organismo di Vigilanza si è riunito 10 volte. Nel corso del 2014 vi è stata la sostituzione di Ercole Ongaro con Francesco Di Giano, come componente del Comitato Etico.
Il lavoro dell’O.d.V. nel 2014 si è concentrato in particolare sulla revisione del “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Banca Popolare Etica ai sensi del D.Lgs 231/01”: tale aggiornamento è stato finalizzato alla creazione di un sistema di prevenzione e gestione del rischio maggiormente completo e conforme all’evoluzione della normativa e ai principi richiamati nel Codice Etico.
L’Organismo di Vigilanza nel 2014 ha lavorato inoltre sui processi di Individuazione delle Attività sensibili e di effettuazione del Risk Assessment di Banca Popolare Etica ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Sulla base dei controlli effettuati da parte dell’Organismo di Vigilanza, non sono emersi elementi che possano indurre a considerare che vi siano state violazioni dei principi contenuti nel “Modello di organizzazione, gestione e controllo” e nel Codice Etico di Banca Etica.
La gestione integrata dei rischi
Banca Etica ha deciso di monitorare i rischi reputazionali tramite una metodologia di analisi innovativa che nella seconda parte del 2014 ha visto avviare un importante percorso per una gestione integrata dei rischi. monitorando, congiuntamente, rischio operativo e rischio reputazionale. Tale lavoro di integrazione avrà il suo compimento nel 2015.
I principali rischi reputazionali connessi all’attività di Banca Etica rilevati nel 2014 hanno riguardato le seguenti tematiche:
- decisione di Banca Etica di aderire ad EXPO 2015, stanti le accuse di strumentalizzazione della tematica alimentare a favore dei grandi gruppi industriali e i gravissimi fenomeni corruttivi collegati;
- valutazioni in merito al finanziamento di strutture atte all’ospitalità di persone provenienti da emergenze umanitarie ed all’opportunità di operare in questo settore;
- controversie con una realtà finanziata nell’ambito dell’autocostruzione;
- finanziamenti ad alcune cooperative coinvolte nell’indagine che, nell’ultima parte dell’anno, ha analizzato il sistema degli appalti pubblici del Comune di Roma verso la cooperazione sociale.