Il Fondo di Solidarietà a supporto di chi ha investito nel commercio equo e solidale
Il Fondo di Solidarietà a favore di persone e organizzazioni che avevano depositato parte dei loro risparmi in cooperative di commercio equo e solidale e che, a seguito della messa in liquidazione delle stesse, hanno subito la perdita del proprio denaro, viene alimentato da contributi della Banca e da altre liberalità che possono arrivare da persone fisiche e giuridiche.
Nel 2014 è stato possibile avviare l’operatività del fondo, il quale è costituito da una dotazione di 80.000 euro. Le persone per le quali, a fine 2014 è aperta un’istruttoria, sono 25.
Il Fondo è istituito presso la Fondazione Culturale Responsabilità Etica ed è gestito da un comitato indipendente i cui componenti sono proposti dal Comitato Etico di Banca Etica e ratificati dal Consiglio di Amministrazione.
La costituzione del fondo nasce dal riconoscimento da parte di Banca Etica del ruolo fondamentale delle Botteghe del Commercio Equo nella promozione di una cultura del risparmio etico. Grazie alla loro azione infatti, la proposta del risparmio alternativo, unito all’offerta dei prodotti e valori del commercio equo, ha fatto sì che migliaia di persone e di organizzazioni potessero comprendere appieno i benefici di una gestione consapevole del denaro, contribuendo così a promuovere i principi su cui è stata poi edificata la stessa Banca Etica.
Fondo di solidarietà per le posizioni di mutuo prima casa
Nel corso del 2014 ha preso avvio anche il Fondo di solidarietà per le posizione di mutuo prima casa di clienti persone fisiche in difficoltà che prevede, nell’ottica della Comunità di Azione, un accompagnamento finanziario.
Nel 2014 tramite il fondo, che a fine 2014 ammontava a 25.000 euro, è stata aiutata una persona con accompagnamento finanziario.
In particolare il sostegno finanziario consiste nel:
- pagamento delle spese notarili e legali;
- pagamento di massimo 2 rate nel caso che le difficoltà siano momentanee;
- contributo per le spese di locazione iniziali e/o pagamento dei depositi cauzionali dei contratti di affitto.
Il sostegno non finanziario, se richiesto dall’interessato, consiste nel coinvolgimento del gruppo dei soci di riferimento per attivare la rete locale, tramite offerte di lavoro, forme di aiuto concreto, vendita dell’immobile e coinvolgimento dei servizi sociali e della PA.
Il fondo viene alimentato da:
- il 25% dei contributi volontari dai soci versati nella fase di sottoscrizione della domanda di ammissione;
- donazioni di clienti e soci;
- contributo annuo della Banca a fronte di utili di esercizio;
- possibile versamento annuale della Banca;
- liberalità esterne pubbliche e private.
Fondo di garanzia per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile
Sempre nel 2014 ha preso avvio anche il Fondo di garanzia per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile, nato da un’iniziale disponibilità di esponenti del Parlamento italiano a versare parte delle quote di indennità. Il Fondo è costituito presso la Fondazione Antiusura Interesse Uomo di Potenza, di cui la Banca è socio fondatore. Il fondo ammonta a € 70.000 ed è servito, nel 2014, all’avvio di un’attività imprenditoriale a Pisa.