Il tema dell’impatto sociale delle banche è di grande attualità ed è una pratica complessa in quanto il concetto stesso è composto prevalentemente da variabili qualitative, difficili da misurare.
Da alcuni anni la Banca sta perseguendo la costruzione di un modello di quantificazione e di rendicontazione del proprio impatto sociale, che possa essere comunicato all'esterno e monitorato nel tempo dall'interno.
Partecipazione al Comitato Consultivo Italiano per la task-force istituita dal G8, che si occupa di investimenti ad alto impatto sociale, avvio del supporto ai Gruppi di Lavoro sull’impatto sociale creati dalla GABV e da Febea.
Nel 2015
Sviluppo di uno strumento operativo per stimare l’impatto sociale, in termini di cambiamento creato, che i soggetti finanziati dalla Banca hanno prodotto grazie al finanziamento ricevuto. L’obiettivo è di comprendere quanto il finanziamento di Banca Etica abbia migliorato la qualità della vita delle persone interessate dall’organizzazione supportata e se tale finanziamento abbia contribuito a risolvere una determinata problematica sociale (es. povertà, disabilità, fragilità, criminalità, inquinamento).
Nel 2018
il Consiglio di Amministrazione ha condotto una riflessione sulla opportunità di definire obiettivi utili alla costruzione di un Impact Appetite Framework (IAF), analogamente a quanto avviene in ambito rischi. Il set di indicatori definiti e le relative soglie obiettivo costituiscono pertanto uno strumento di governo e monitoraggio della capacità di Banca Etica di creare impatto socio-ambientale nello svolgimento della propria operatività di credito e di investimento per la parte di finanza di proprietà.
Il Consiglio di Amministrazione ha individuato 5 macro aree di riferimento:
Ambiente
Diritti
Governance
Pace e Giustizia internazionale
Promozione della Finanza Etica.
Per ogni indicatore è fissato un obiettivo auspicabile da raggiungere durante l’anno o una soglia di salvaguardia a garanzia del rispetto dei valori fondanti.