Collettività

    • 7Macro attività culturali
    • 6Iniziative sulla legalità
    • 6Azioni di lobby
    • 81Beneficiari Asset Building
    • 50.000Euro Fondo di Solidarietà
    • 4.000Contributo Progetto Internazionale
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1. La collettività

La collettività comprende tutte le persone e le organizzazioni che coinvolgiamo attraverso le nostre attività culturali e progettuali: le comunità locali, le Istituzioni, le imprese, le organizzazioni della società civile, le parti sociali... fino alle generazioni future.

L'impegno di Banca Etica per la collettività si traduce nella promozione o nell'adesione ad iniziative per l'affermazione di una nuova cultura capace di favorire equità, inclusione sociale e difesa del benessere collettivo.

Nel 2012 la nostra attività progettuale e culturale si è concentrata su:

  1. cultura della legalità;
  2. attività di sensibilizzazione delle istituzioni;
  3. contrasto alla vulnerabilità sociale;
  4. cultura della pace;
  5. sostegno ai soci delle botteghe del Commercio Equo e Solidale in crisi;
  6. riqualificazione della zona limitrofa alla nostra Sede Centrale di Padova;
  7. marketing sociale delle Farmacie Comunali di Padova.

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2. Cultura della legalità

Per Banca Etica l'elemento della legalità è una condizione imprescindibile dell'attività economica e sociale. Per questo ci adoperiamo non solo per il rispetto delle leggi nella nostra attività, ma anche per far crescere all'interno della società civile una cultura della legalità.

Il 2012 è stato un anno particolarmente attivo su questo fronte, che ci visti impegnati in numerose iniziative:

  1. sostegno e partecipazione alle attività dell'Associazione Libera;
  2. la mostra fotografica "Dignità e Libertà";
  3. l'intitolazione della sala convegni a Peppino Impastato;
  4. l'adesione al progetto SCORE;
  5. l'adesione al progetto S.Francesco;
  6. due seminari sulla legalità con le Banche Popolari e Cooperative.
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3. Relazioni istituzionali

Le Relazioni Istituzionali si concretizzano in attività di informazione e pressione sulle istituzioni nazionali ed europee per ottenere degli interventi legislativi per una regolamentazione che riconosca il ruolo positivo della finanza etica e al servizio dell'economia reale.

Il 2012 ha registrato un’ intensificazione delle Relazioni Istituzionali di Banca Etica.Ci siamo attivitati per:

  1. far conoscere la finanza etica ai Deputati;
  2. ottenere la modifica dell'abolizione dell'esenzione sull'imposta di bollo sui dossier titoli;
  3. introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie;
  4. far approvare una legge che limiti il finanziamento alle armi;
  5. definire una proposta di legge sul microcredito;
  6. promuovere una campagna di pressione sui partiti in vista delle elezioni politiche.

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4. Contrasto alla vulnerabilità sociale

In un contesto di crisi economica crescente, aumentano anche la povertà e la vulnerabilità sociale, a cui è possibile dare risposte solo con interventi di partenariato pubblico-privato. Banca Etica sta intervenendo per contrastare questo fenomeno tramite progetti di asset building, una misura di politica sociale che consiste nel favorire percorsi di risparmio finalizzati alla costruzione di un patrimonio individuale o familiare con l’integrazione di fondi aggiuntivi: se il beneficiario risparmia, l’ente pubblico integra con risorse proprie secondo un rapporto predefinito.

Dopo aver sperimentato l'asset building nell’ambito del Progetto “Fragili Orizzonti” , realizzato con la Provincia di Torino e aver visto i risultati positivi della misura, abbiamo deciso di potenziare e valorizzare questa esperienza, cercando di renderla replicabile in altri contesti e con altri partner.

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5. Cultura della pace

La finanza etica, e anche Banca Etica, trova le proprie radici nelle istanze della cultura pacifista. Per questo da sempre sosteniamo le iniziative che si impegnano per un mondo di pace.

In occasione del trentennale della marcia e dell'uccisione di Pio la Torre abbiamo predisposto una mostra fotografica intitolata “Un mondo per la pace: Comiso 30 anni dopo”.

Inoltre aderiamo alla Tavola della Pace, cordinamento di oltre 30 organizzazioni e più di 100 Enti Locali italiani impegnati nel sostegno della Pace.

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6. Fondo di solidarietà per il Commercio Equo

Da sempre riconosciamo il ruolo fondamentale delle Botteghe del Commercio Equo nella promozione di una cultura del risparmio etico. Grazie alla loro azione infatti, la proposta del risparmio alternativo, unito alla proposta dei prodotti e dei valori del commercio equo, ha fatto sì che migliaia di persone e di organizzazioni potessero comprendere appieno i benefici di una gestione del denaro orientata da criteri etici.

Negli ultimi anni a causa della crisi alcune cooperative del settore sono fallite, mettendo in difficoltà i piccoli risparmiatori che avevano investito nel capitale di queste società.
Per il legame storico che ci lega al commercio equo, abbiamo deciso di istituire un fondo di solidarietà a sostegno di questi piccoli risparmiatori.

Nel 2012 è stato costituito un Fondo di Solidarietà a favore di quei soggetti che avevano depositato parte dei loro risparmi in cooperative di commercio equo e solidale e che, a seguito della messa in liquidazione delle stesse cooperative, hanno subito la perdita del proprio denaro. Il Fondo di Solidarietrà è depositato presso la Fondazione Culturale Responsabilità Etica.

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7. Città partecipata

Abbiamo scelto di costruire la nostra sede centrale di Padova in una zona limitrofa alla stazione dei treni, caratterizzata da un alto livello di disagio sociale. Coerentemente con i nostri principi, abbiamo però deciso di impegnarci per attivare delle azioni finalizzate alla riqualificazione dell'area.

Dal 2008 abbiamo attivato, assieme all'Associazione Mimosa e altri soggetti istituzionali, un percorso di progettazione partecipata per la riqualificazione urbanistica della zona. Le difficoltà di coinvolgimento dei residenti e le forti criticità della zona oggetto dell'intervento non hanno ancora portato a risultati apprezzabili. Nonostante ciò abbiamo deciso, insieme all'Associazione Mimosa, di continuare a lavorare sulla strada segnata,  e nel 2012 abbiamo lanciato il progetto GreenLine.

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8. Marketing sociale

Banca Etica aderisce al progetto FarmaEtica, che ha l'obiettivo di promuovere le Farmacie Comunali di Padova quale centro cittadino di educazione sanitaria e di promozione di salute e benessere, con una logica strategica che privilegia il servizio alla comunità rispetto al business. L'adesione al progetto risale al 2005, quando insieme ad una parte della società civile padovana la banca aveva ritenuto importante intervenire per evitare che la privatizzazione delle Farmacie Comunali le allontanasse dalla loro funzione sociale.

All'interno del progetto FarmaEtica partecipiamo al Condisglio di Amministrazione di PharmaCoop, la società che ha rilevato la maggioranza delle farmacie comunali e promuoviamo iniziative di marketing sociale per la diffusione nel territorio cittadino delle attività delle farmacie e per rinforzarne il ruolo di servizio verso la cittadinanza, in particolare verso le fasce di popolazione a più alto rischio di emarginazione.

Nel 2012 abbiamo sostenuto il progetto di cooperazione internazionale "Espaço Esperança" in Brasile e il percorso del Worl Social Agenda 2012.

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9. Ricchezza distribuita

Nel 2012 il Valore Aggiunto distribuito alla Collettività è stato pari a 711 mila euro, che rappresentano il 2,70% del Valore Aggiunto generato.

Per un approfondimento sul Valore Aggiunto, vai alla pagina dedicata.

 

Questa voce, in crescita del 19,78% rispetto al 2011, comprende: le sponsorizzazioni, le elargizioni e le liberalità, i costi sostenuti per la partecipazione a manifestazioni sociali e fiere, le retrocessioni di commissioni fatte alle organizzazioni titolari di un’Affinity Card, i Contributi Associativi erogati a favore di Associazioni o Enti non collegati con l’attività bancaria istituzionale tipica, il contributo pagato al fondo garanzia dei depositanti, la quota di utile destinato in beneficienza.

VA

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