La Banca ha ottenuto di essere audita alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla normativa di Basilea. Abbiamo così potuto presentare le caratteristiche della finanza etica e del credito al terzo settore, sollecitando una normativa adeguata.
In occasione di vari provvedimenti legislativi abbiamo cercato di ottenere una modifica della norma, introdotta con la finanziaria del 2012 (Salva Italia), che ha abolito l’esenzione della tassa di bollo per i dossier titoli di modesta entità, penalizzando i piccoli azionisti che sostengono, non per fini lucrativi né speculativi, iniziative di azionariato popolare. A seguito dell’iniziativa della banca, alcuni Parlamentari sensibili alle istanze di una Finanza Etica hanno presentato una decina di emendamenti e ordini del giorno su vari provvedimenti (milleproroghe, riforma fiscale, legge finanziaria), che però sono sempre stati respinti dal Governo Monti per ragioni di copertura finanziaria.
In fase di approvazione della Legge di Stabilità 2012, i soci della Banca hanno promosso un mail bombing nei confronti della Commissione Bilancio della Camera. Nello stesso periodo è stata lanciata una petizione al Ministro dell’Economia, Grilli, che ha raccolto oltre 10.000 firme da parte di soci e clienti della Banca. La stessa petizione è stata assunta dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo e da Banca popolare di Sondrio che l’hanno rilanciata alla propria clientela.
Siamo stati tra i partner del Forum della Cooperazione Internazionale, voluto dal Ministro Andrea Riccardi e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La presentazione di Banca Etica è stata distribuita agli oltre 2.000 partecipanti e consegnata ai Ministri e Parlamentari presenti, inoltre Banca Etica è stata segnalata come eccellenza italiana nei documenti ufficiali del Forum.
Banca Etica è stata anche tra i protagonisti della campagna Zerozerocinque a favore di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). L’iniziativa, promossa in numerosi paesi europei dalle organizzazioni della società civile, ha ottenuto una chiara presa di posizione dal Parlamento Europeo prima e poi dalla Commissione Europea che ha emesso una direttiva a favore di una TTF attraverso la cooperazione rafforzata, con l’adesione di 11 paesi membri dell’Unione che si impegnano ad adottare tale misura. Anche grazie alla pressione della campagna italiana e dei parlamentari che hanno sostenuto la proposta, il Governo Monti, modificando la posizione tenuta dal Governo precedente, ha aderito alla cooperazione rafforzata, introducendo una Tobin Tax italiana nella finanziaria 2013 (Legge di stabilità). La proposta italiana non è però considerata soddisfacente dalla Campagna 005 in quanto esenta i prodotti derivati e non aiuta ad arginare il fenomeno dell’high frequency trading, ossia le operazioni più altamente speculative. Si registra tuttavia un aspetto positivo: l’esenzione dalla Tobin tax italiana degli investimenti in fondi etici. La Banca, pur considerando questa eccezione come un riconoscimento del valore della finanza etica, si adopererà per l’adozione di una normativa specifica, al fine di evitare che l’esenzione vada a beneficio di operatori finanziari che non hanno un profilo autenticamente etico.
Attraverso la Fondazione Culturale ci siamo impegnati per far approvare una legge che vieta agli intermediari italiani di finanziare imprese, anche straniere, che producono bombe cluster. La proposta di legge, basata sul testo elaborato da Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Etica sgr e Campagna Italiana per la messa al Bando delle Mine e insabbiata alla Commissione Finanze del Senato, è stata ripresentata alla Camera nel settembre 2012 da due deputati Mogherini e Fluvi; il DDL ha poi avuto un iter veloce con approvazione in sede legislativa da parte della Commissione Finanze, che favorirà un’approvazione definitiva nel corso di questa legislatura.
Banca Etica, sempre per il tramite della propria Fondazione Culturale e nell’ambito della rete italiana RITMI, ha contribuito a definire i contenuti di una proposta di legge sul microcredito che è stata presentata alla Camera dei Deputati nel giugno 2012, con il titolo “Delega al Governo e altre disposizioni concernenti l’esercizio del microcredito e misure per la sua promozione e diffusione”, primi firmatari gli onorevoli Pezzotta, Baretta, Bernini e una quarantina di altri parlamentari dei vari gruppi.
Nel dicembre 2012, in vista delle elezioni politiche, la Banca ha promosso la campagna di pressione dal titolo “Cambiamo la finanza per cambiare l’Italia” sottoponendo ai candidati leader cinque quesiti su: tassa sulle transazioni finanziarie, paradisi fiscali, azionariato popolare, trasparenza nella finanza, finanza etica e credito al sociale. La campagna è stata sottoscritta da 10.200 elettori.